Per i cultori del passato nasce a Napoli il primo museo delle torture, situato in vico Santa Luciella ai Librai.
Il progetto curato dall’Associazione “Napoli Storia e Cultura”, mostra come la città di Napoli riuscì ad imporsi all’insediamento dell’ Inquisizione.
Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 19 offre un’ampia visione su quelle che erano le crudeltà umane, tra maschere di castità, schiacciatorace, sedia inquisitoria e ghigliottina.
La raccolta, per la prima volta esposta presso il Castello aragonese di Ischia, comprende pezzi rari risalenti al XVI – XVII – XVIII sec e ricostruzioni del tardo Ottocento inizio Novecento di antichi strumenti.
I pezzi esposti accompagnati da brevi didascalie, mostrano quanto l’uomo abbia sfruttato la propria fantasia per infliggere dolore, dimenticando il significato del termine “umanità”.
di Fabrizia Giancotti