Cosa può accadere quando l’ordine e il rigore incontrano la creatività e la pura follia? Ecco a voi i Chindōgu, ovvero le idee inutili.
È l’arte dell’idea inutile, inventata dal giapponese Kenji Kawakami, e che deve rispondere a delle regole ben precise: interezza, humor e produzioni senza alcuno scopo commerciale.
Si tratta, in sostanza, di invenzioni pressoché inutili, costruite per uno scopo pratico, ma non pratiche da usare, dato che gli svantaggi derivanti dal loro utilizzo superano regolarmente i vantaggi.
Un Chindōgu per essere tale deve seguire 10 regole:
1° Non può avere un utilizzo reale
2° Deve esistere fisicamente
3° Deve avere insito uno spirito di anarchia
4° È uno strumento per la vita quotidiana
5° Non può essere in vendita
6° L’umorismo non deve essere la sola ragione per crearne uno
7° Non è pubblicitario
8° Non tratta mai temi scabrosi
9° Non si può brevettare
10° Non hanno pregiudizi
Occhiali per vedersi alle spalle, supporti per dormire sui mezzi pubblici, accendini solari completamente ecosostenibili e copri-schizzi salva-vita per i più imbranati a tavola. Risultato?
La risata è assicurata, l’assurdità altrettanto, eppure non si dica che nessuno abbia mai sognato di averne uno almeno una volta nella vita.










